Il linguaggio della critica risulta spesso oscuro, al punto da essere giudicato quasi sempre «troppo specialistico» dalla maggior parte delle persone. Ma come correggere questo grave errore di comunicazione senza il diretto contributo dei lettori? Sappiamo infatti che per comunicare qualcosa occorre parlare più o meno lo stesso linguaggio del nostro interlocutore. Purtroppo il procedimento stesso della scrittura, anche quando appare semplice e lineare per una certa categoria di destinatari, segue pur sempre un binario a senso unico: a differenza del dialogo diretto, la parola scritta non consente infatti di calibrare un discorso in relazione alle attese o alle risposte concrete che potremmo invece ottenere proprio da un più intimo rapporto con le persone a cui ci rivolgiamo. Tuttavia oggi possiamo far leva sulla possibilità di una più diretta e veloce «interazione» tra noi favorita dall'uso del computer. Così la «linea spezzata» tra chi scrive e chi legge può trasformarsi facilmente in un «cerchio virtuoso», ovvero in un libero scambio di messaggi ben dosati tra persone che non solo parlano la stessa lingua ma condividono anche l'uso elementare di un medesimo strumento comunicativo.

Questa scelta è tanto più doverosa da parte nostra proprio in quanto tra gli atteggiamenti che La Critica intende oggi mettere in discussione c'è appunto la maldestra tendenza degli «esperti» a chiudersi nel loro gergo specialistico. Siamo infatti sempre più convinti che la logica puramente «tecnica» di ogni azione unilaterale, mirante cioè a raggiungere uno scopo ma senza tener conto del contesto e delle relazioni umane entro cui si opera, finisca in genere per rivelarsi funesta e controproducente. Per questo chiediamo al lettore di aiutarci a «correggere» il nostro linguaggio e a renderlo sempre più adeguato alle sue personali esigenze di comprensione.

Puoi usare questo spazio per inviarci critiche, suggerimenti ed opinioni sugli argomenti trattati dalla rivista. Ma puoi anche lanciare un tema su cui aprire un dibattito o mandarci un tuo giudizio argomentato su una mostra, un libro, uno spettacolo, un programma televisivo, un prodotto industriale o un qualsiasi altro «fenomeno» su cui ti è capitato di riflettere...

(I testi giunti in redazione verranno progressivamente inseriti in questa pagina insieme con le nostre risposte a eventuali domande) 

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