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L'INCONSCIO OTTICO...
Per Walter Benjamin (1892-1940), la natura rivelata
dalla fotografia è diversa da quella vista dall'occhio
umano: «...al posto di uno spazio elaborato consapevolmente
dall'uomo, c'è uno spazio elaborato inconsciamente. (...)
Soltanto attraverso la fotografia egli scopre questo inconscio
ottico. (...) La fotografia dischiude gli aspetti fisiognomici
di mondi di immagini che abitano il microscopico, avvertibili
ma dissimulati abbastanza per trovare un nascondiglio nei sogni
ad occhi aperti, e ora, diventati grandi e formulabili come sono,
capaci di rivelare come la differenza tra tecnica e magia sia
una variabile storica». Rosalind Krauss ha mostrato
la rilevanza di questo tema per l'arte del '900.
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