QUALI
METAFORE?
Sei proprio sicuro che le occasioni della vita sia possibile paragonarle
a un treno che, se non si prende, si perde? (a volte la scarsezza di immagini
per costruire metafore può letteralmente far cadere in disgrazia).
E non abbiamo invece fondato tutta la nostra vita sulla battaglia (a volte
molto tesa, a volte più distesa e comunque di uomini pacifici,
forse a tratti solo molto spaventati) a queste leggi spietate? Oppure
per stanchezza e sconforto ora hai ceduto al senso comune e lasci che
la vita detti le sue leggi semplici e crudeli - crudelmente semplici?
E perché una volta tanto non imponiamo alla "vita" le leggi dell'uomo
integro che non si fa ricattare dalla freddezza spietata delle regole
naturali cercando di tenere un po' (solo un po') NOI le briglie
della vita, per vedere per esempio di strappare (dolcemente) alle leggi
del tempo e dello spazio, dilatazioni e moltiplicazioni di queste categorie
altrimenti prepotenti, castratorie, inquisitorie, asfissianti per le interiorità
di ciascuno di noi? Hai forse paura di perdere il contatto con la realtà
e che questa perdita prima o poi ti infliggerà dei colpi che ti
costringeranno ad ammettere di aver sbagliato a sfidare (seppur dolcemente)
le leggi naturali? E a rispettare e a difendere le leggi (le istanze)
dell'uomo ci hai mai provato oltre i primi ostacoli? E non ti dispiacerebbe,
un giorno, dover constatare di non aver neppure tentato una conciliazione
tra la natura - quella che, sola, soprattutto nei momenti critici di un'esistenza,
si vorrebbe far passare per Vita - e l'uomo?
Capisci dove ci siamo messi, alla fine - ALLA FINE, essendo invece partiti
dalla stessa identica battaglia nutrita di dolce odio verso la rigida
e gratuita spietatezza delle leggi naturali? Io a difendere solo le istanze
dell'uomo e tu solo quelle della natura. Costretti per difficoltà
a semplificare rintanandoci negli estremismi. Non siamo nati a questo:
né tu né io. Abbiamo ragione tutti e due ma dobbiamo trovare
una conciliazione, là sta la verità vera, non credi? Non
vorresti continuare insieme a lottare (dolce lotta) per una effettiva
fusione (con-fusione) dell'uomo con la natura e viceversa - perfetta reciprocità
- perché infine si armonizzino e si amino? Non ti eccita la ricerca
di questa perfetta con-fusione e che potremmo raggiungerla insieme ma
senza fretta - e forse senza riuscirci - ma non per questo rinnegandola
e rimpiangere di averla intrapresa insieme?
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