Da sotto. Principalmente da sotto. Nell'universo spaziale più in basso di quello praticato dagli occhi che corrono veloci, si svolgono storie, fatte di intimità e di luce. Mi piace girare intorno a queste storie, in quei luoghi dove è anche difficile carpire, nelle forme, il limite fra la quotidianità e l'eccezione.
Il mio occhio si muove rapido dove le auto corrono, va lento e in guardia dove nessuno occupa lo spazio.
Ritorno spesso lì sotto e nei sotto altrove, perché nella parte più oscura, e più nascosta agli sguardi si celano ombre dense da scavare.
Tanti giorni diversi, diverse le ore, a volte diverso anche lo strumento, ma questo non riguarda nessuno. Il racconto si dipana, bidimensionale e cartaceo, obbligato soltanto, come sempre, dallo spazio della cornice.
Silvia Massotti 2004
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