La Critica

CLICK STREAM ANALYSIS

Un progetto di Luna Gubinelli e Domenico Scudero realizzato da Mauro Gubinelli

Di cosa si tratta…

Click Stream Analysis è un progetto di mostra sulla net.art; una esposizione immateriale che trova la sua ragione d’essere solo ed esclusivamente on-line. L’obiettivo di CSA è di mostrare alcuni dei più rilevanti progetti web direttamente in internet. Il visitatore, quindi, navigherà esplorando le varie pagine presentate da un Layout (mappa) predefinito.

Click Stream Analysis prevede la registrazione del percorso effettuato da ciascun visitatore in un database collettivo. Tale operazione si distingue da una normale cronologia, possibile in qualsiasi computer, perché permette di elaborare uno schema grafico a diverse linee di intensità. Questa possibilità fa riferimento ad un applet, creato appositamente per la mostra da Mauro Gubinelli, che dà l’opportunità di ottenere un disegno finale, risultato della navigazione individuale di ogni persona e del tempo dedicato a ciascun sito. Il grafico assume la valenza di una topografia mentale limitata naturalmente al contesto proposto.

Click Stream Analysis sarà visitabile dal 2 al 25 ottobre 2002, durante l’ultima settimana, dal 21 al 25 ottobre, verranno esposti i risultati statistici registrati dal database di navigazione: frequenze, siti più visitati, permanenze, lisci, utenti anonimi, utenti che ripongono i calzini, utenti persi!

…il suo significato…

Il progetto in progress nasce da una riflessione sullo sviluppo dell’arte contemporanea in rete. Liberamente ispirato alla mostra Les Immateriaux, tenutasi a Parigi nel 1985 per la cura e l’ideazione del filosofo Jean-François Lyotard, il CSA vuole essere un modo, uno dei tanti, di riflessione sullo spazio e sul tempo e su come questi sono considerati dalla comunità sociale. Il Click Stream permette di controllare il percorso del visitatore, ma allo stesso tempo lo lascia libero di esplorare ciò che vuole ed, eventualmente, anche di andarsene altrove. L’opportunità offerta è la possibilità di "tirare le somme", ricostruire un percorso per la propria memoria personale, all’interno di un labirinto caotico e dalle varianti incontrollabili: scrivere, quindi, il proprio spazio virtuale all’interno di un sistema globale. Stimolare quest’approccio attraverso l’arte e attraverso un grafico dalle linee colorate, se vogliamo anche banali e ultrariconoscibili, è un modo per aprire una riflessione che ha le sue radici molto ben radicate nella realtà. Il virtuale o, come direbbe Lyotard, l’immateriale è una nuova forma di realtà che consente di comprendere il reale in modo trasversale. Un nuovo mondo, quello della tecnologia, che ha risorse infinite, incommensurabili, che sono utilizzate per scopi spesso lontani dal benessere dell’umanità. L’approccio artistico verso la tecnologia informatica, invece, permette di percorrere le strade delle potenzialità che altrimenti non sarebbero solcate per motivi d’interesse finanziario.

Utilizzando sofisticati strumenti un artista pone le sue scoperte a molteplici livelli di significazione, aprendo innumerevoli prospettive comunicazionali.

Lo stesso titolo di questo progetto, Click Stream Analysis, non è altro che una frase tecnica, usata dai programmatori informatici per identificare il controllo delle visite in un determinato spazio attraverso il numero di click compiuti. Riutilizzata e rielaborata per dare un nome ad un esperimento che ha come scopo principale l’informazione, vista come la possibilità di creare dei percorsi individuali, ma collettivi allo stesso tempo, in un sistema predefinito di comunicazione.

L’idea più interessante è però costituita da qualcosa che già esiste da diversi anni: la rete telematica. Internet è stato concepito per non subire dei limiti, almeno nella sua formula ideale. Per questo motivo il CSA è, e deve rimanere, un programma aperto, con delle coordinate espositive che permettono di formulare un proprio discorso personale per ciascun utilizzatore, ma non bloccato da restrizioni espositive. Contraddizione? Forse si, ma questa è la prerogativa inconfutabile della pluralità. Una visione alternativa per un Museo che non rimanga intrappolato nell’univocità delle mostre a tema, pluralità che è un modo libero di intendere qualsiasi sistema organizzato che sia l’arte, la politica o la scienza.

…come funziona…

…dopo aver navigato nel layout attraverso i siti proposti otterrete una mappa come questa:

…il vostro percorso sarà registrato in un database collettivo. Durante l’ultima settimana di esposizione del CSA potrete vedere in che target statistico siete rientrati tra quelli sopra menzionati.

 

Grazie per averci visitato!


 

Chi siamo…

Luna Gubinelli.

Collaboratrice curatoriale del Museo Laboratorio di Arte Contemporanea de "La Sapienza" di Roma, con la particolare mansione di addetta alla ricerca tecnologica e alla creazione grafica. Per gli articoli in rete www.luxflux.net.

[email protected]

Domenico Scudero.

Storico e Critico d’arte contemporanea, curatore del Museo Laboratorio di Arte Contemporanea. [email protected]

Mauro Gubinelli.

Lavora come programmatore dal 1984 per diverse società informatiche, attualmente è impiegato presso il CONSIP S.P.A, Concessionaria Servizi Informativi Pubblici. Ha realizzato l’applet del CSA collaborando gratuitamente con il MLAC.

 Roma, 6 Ottobre 2002


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